Alessandro Paesano, nasce
a Napoli l’otto luglio 1955. Andrea Torino
lo porta al Sorrento che è ancora un
ragazzo. Un talento puro: tutto sinistro,
finte, dribbling, progressioni. Esordio in
prima squadra, in serie C, con Nencetti il 3
giugno 1973, Sorrento-Acireale 2-0. In campo
anche nella partita successiva con
l’Avellino dove realizza la rete del
momentaneo pareggio.
Nell’annata successiva, con Santin in
panchina, diventa titolare della maglia
numero undici totalizzando 29 presenze e un
gol. Si afferma definitivamente nel 74-75
sotto la guida di Bruno Bolchi diventando
titolare nella nazionale under 21 di C, dove
viene preferito a due futuri campioni
d'Italia come Walter Novellino e Roberto
Antonelli (due protagonisti del Milan della
stella, 1978-79). Nils Liedholm, il
compianto barone del calcio italiano, che
allora guidava la Roma, gli mette gli occhi
addosso e lo prova in alcuni allenamenti dei
giallorossi del martedì, raggiungendo anche
un accordo con il Sorrento: la stagione
successiva (1975-76) Paesano sarebbe dovuto
passare alla Roma mentre Bruno Conti (la
futura ala destra campione del mondo 1982)
sarebbe andato in prestito al Sorrento.
Purtroppo, il 13 aprile 75, nel corso del
derby con la Salernitana (ventinovesima
giornata) in uno scontro di gioco con il
difensore granata Piccinini, Paesano riportò
la frattura di tibia e perone della gamba
destra e fu costretto a dire addio alla Roma
e alla serie A e nella stagione successiva
dovette accontentarsi di seguire Bolchi alla
Pistoiese.
Ripresosi dall’infortunio Paesano divenne un
punto di forza dell’attacco della Pistoiese
ottenendo la promozione in B nell’annata
76-77 dove collezionò 24 presenze e 5 reti.
I guai purtroppo non erano finiti. Durante
l’incontro Fano-Pistoiese del 3 aprile 1977
(ancora alla ventinovesima giornata) Paesano
ricevette una pallonata all'occhio sinistro
che gli provocò il distacco della retina,
costringendolo ad un altro lungo periodo di
quasi inattività. Per un anno non vide più
di un decimo da quell'occhio e svanì la
possibilità di un passaggio all’Inter o al
Perugia che si erano interessate a lui.
Nella stagione 77-78 rimase alla Pistoiese
in B ma fu impiegato solo in 10 gare. A fine
stagione il trasferimento al Genoa, in serie
B voluto da Maroso, fratello del compianto
calciatore morto nella tragedia di Superga.
Esonerato Maroso prima dell’inizio del
campionato Paesano venne emarginato e non
venne mai impiegato in incontri ufficiali.
A fine stagione ritornò alla Pistoiese ma
venne dirottato a Montecatini in C2 dove
rimase due campionati. Nell’estate del 1981
il passaggio alla Lucchese sempre in C2 dove
Paesano disputò tre campionati collezionando
93 presenze e 9 reti.
Nell’estate del 1984, a 29 anni, Paesano -
che nel frattempo aveva rilevato un ingrosso
di giocattoli, una attività che gli impediva
di allenarmi quotidianamente e fare il
professionista - decise di dare l’addio al
calcio professionistico e continuò a giocato
per divertimento altre 7 stagioni in Prima
Categoria, Promozione ed Eccellenza con
Montale e Quarrata.
Lasciato il calcio giocato Paesano ha
allenato diverse squadre:
Montale, Quarrata, Aglianese,Vaianese,
Grassina (una promozione e un campionato di
serie D), Certaldo ed è stato per anni
allenatore degli Allievi della Pistoiese
lanciando Perin, oggi portiere del Genoa. |